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Lo sport come medicina

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Indicazioni sportive come una terapia farmacologica: 150 minuti a settimana di attività sportiva, da suddividere in 30 minuti al giorno per cinque giorni. Nel caso si debba dimagrire i minuti devono raddoppiare, quindi arrivare a 300. Questo tipo di “terapia” è ideale per la prevenzione di più di quaranta patologie croniche (quali ad esempio diabete, cancro, ipertensione, obesità, ansia, depressione, osteoporosi). L’American college of sport medicine ha stilato questo lungo elenco e le indicazioni da seguire, anche per i più pigri: iniziare camminando per avvicinarsi, poi, piano piano agli esercizi aerobici, lo stretching e il rafforzamento dei muscoli. «La prescrizione dell’attività fisica deve essere considerata al pari di un farmaco e diventare uno stile di vita a tutti gli effetti». È il messaggio lanciato dal Congresso europeo di medicina dello sport che si è svolto a Strasburgo. I benefici della corsa sul piano fisico Dimagrimento La corsa è un’attività fisica di tipo aerobico e richiede un rilevante impegno fisico. Questo si traduce in un importante dispendio calorico, difficilmente raggiungibile con altri sport nel medesimo intervallo di tempo. In letteratura il consumo di calorie viene approssimato con la formula: KCal = 1 x km percorsi x kg di peso corporeo, il che significa che un soggetto di 70kg che corre 5 chilometri consuma circa 350 kcal (un piatto di pasta circa). Il cuore La corsa praticata anche a media intensità, migliora l’efficienza cardiaca, rendendo il cuore più forte, inoltre aiuta a ridurre o scongiurare diversi problemi cardiovascolari come l’aumento del colesterolo “buono” HDL (riduzione rischi di infarto), diminuzione dei trigliceridi e della glicemia (riduzione rischi di diabete), aumento della capillarizzazione e conseguente diminuzione della pressione sanguigna (riduzione rischi di ictus), aumento della fluidità del sangue (riduzione rischi di trombosi). Apparato muscolo-scheletrico Sia la massa muscolare che quella ossea tendono a diminuire con il passare degli anni (già dopo i 30), in maniera molto più consistente in soggetti sedentari. La pratica regolare di attività fisica permette di ridurre drasticamente la perdita di massa muscolare. La corsa inoltre, grazie ai continui piccoli impatti con il terreno, stimola l’attività degli osteoblasti, le cellule preposte alla formazione di tessuto osseo. Il che si traduce in una maggiore densità ossea con conseguente riduzione dei rischi di osteoporosi (specie nella donna). Inoltre la migliore efficienza dell’apparato muscolo scheletrico riduce notevolmente i rischi di cadute e di infortuni legati alle normale attività quotidiano. Raramente sentirete parlare di un runner (magari anziano) che si è rotto la testa del femore! Invecchiamento Gli sport di media/alta intensità sembrano ridurre sensibilmente il calo di produzione dell’ormone della crescita (HGH), processo che inizia dopo i vent’anni ed aumenta sensibilmente dopo i 40. Difese immunitarie Praticare il running come amatori aumenta le risposte del sistema immunitario, sia nel breve che nel lungo periodo. Chi corre con pioggia invernale o addirittura con la neve non è un pazzo scatenato come pensano molti. Semplicemente la corsa adatta il sistema immunitario alle sollecitazioni durante la corsa e sembra che questo effetto, con la pratica costante, rimanga inalterato anche a riposo. Stitichezza Può far sorridere ma questo è un fastidio particolarmente avvertito soprattutto dal genere femminile. L’intestino si rimette in moto in breve tempo e con un metodo assolutamente naturale.

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